Nell’ultima settimana di febbraio, il web ha assistito a un’esplosione di contenuti intorno al Coronavirus. Nell’intervista a “Frontiere” su Rai 1, analizziamo come questi abbiano contribuito a definire la percezione della realtà.
“Si è parlato di “infodemia”, ovvero le informazioni sono esplose a un ritmo vertiginoso, mai sperimentato prima.
Per ogni caso reale riscontrato nel mondo vi sono in media 200 contenuti online che ne parlano. In Italia il rapporto è di 1 a 3000, quindici volte superiore. Questo fatto chiaramente denota un’emotività molto forte, molto vicina alla psicosi.
In un contesto ad altissima energia nascono incessamentemente fake news. Alcune cercano di dare corpo alle paure delle persone, altre invece sono delle strumentalizzazioni, anche di stampo politico; è come se avessimo due tifoserie che immettono informazioni in un ecosistema che comincia a ribollire creando una circolarità psicotica.
Quello che emerge in modo forte è che c’è una grande distanza tra realtà e percezione e la società è guidata dalla percezione, non dalla realtà”.
La puntata completa e l’intervista (min: 33) possono essere riviste qui: https://bit.ly/2ThU9cf
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