Da qualche anno a questa parte se ne sente parlare anche troppo: il concetto di «sostenibilità» è entrato in qualunque ambito della nostra esistenza e anche per il mondo dell’industria sembra un termine imprescindibile da applicare a qualunque azione oppure obiettivo aziendale. A volte in modo anche improprio, quasi più come etichetta di immagine che come specchio di sostanza.
«C’è stata una significativa accelerazione delle aziende in questa direzione, anche se nella maggior parte dei casi con uno sbilanciamento verso i temi ambientali, mentre la sostenibilità è un concetto più ampio, che comprende i fattori riassunti nell’acronimo inglese ESG: Environmental, Social, Governance» (ambientale, sociale, organizzativo) spiega Andrea Barchiesi, ceo di Reputation Science, società specializzata nell’analisi e gestione della reputazione, che ha elaborato l’indice «ESG Perception Index» per misurare la percezione di sostenibilità delle aziende sul web, analizzando 1,2 milioni di contenuti relativi a 200 tra le maggiori imprese presenti sul mercato italiano, raccolti nel periodo tra gennaio e giugno 2021.
L’articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore: