A novembre Carlo Messina conquista il primo posto nella classifica Top Manager Reputation, l’Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia. L’AD di Intesa Sanpaolo ha raggiunto con tre mesi di anticipo l’obiettivo dell’utile netto a 4 miliardi che l’istituto aveva fissato per l’Intero anno.
Guardando alla distribuzione per settore sono i manager di energia e fashion a registrare le migliori performance. Si tratta di un trend consolidato, specie per quanto riguarda i top dell’energy, che conquistano ben cinque posizioni tra le prime quindici della classifica: Claudio Descalzi AD di Eni (2°), Francesco Starace AD di Enel (3°), Stefano Antonio Donnarumma AD di Terna (8°), Renato Mazzoncini AD di A2A (9°) e Marco Alverà AD di Snam (13°). Principale volano della loro reputazione è il tema sostenibilità, nello specifico transizione energetica, economica circolare, fonti rinnovabili, cambiamento climatico, che rivede protagonisti su più fronti insieme alle aziende da loro guidate: risultati in crescita, riconoscimenti, accordi di cooperazione, piani di investimento, internazionalizzazione, vision.
Sempre tra i primi quindici altre cinque caselle sono occupate dai top della moda: Giorgio Armani (4°), Leonardo Del Vecchio (7°), Brunello Cucinelli (10°), Remo Ruffini (12°) e Miuccia Prada (14°) che è anche l’unica donna a comparire nella parte alta della classifica. La loro cifra reputazionale riguarda la capacità di essere riconosciuti in modo costante e a livello internazionale come simboli del made in Italy. Anche per loro resta cruciale la sfida Esg, come dimostrano i riconoscimenti ottenuti da alcuni in importanti indici di sostenibilità, come S&P Sustainability Index. Rilevante anche il tema delle iniziative a scopo benefico firmate da questi grandi nomi.
Per il finance, oltre a Messina, troviamo in quinta posizione Matteo Del Fante, AD di Poste Italiane, che nei primi nove mesi ha registrato un incremento degli utili del 30,7%. Per il settore media in undicesima troviamo Urbano Cairo (63,68), mentre per l’industria compare in sesta posizione John Elkann (73,38), unico nome del settore tra i primi quindici. Per trovarne altri bisogna scendere fino alla posizione 25.
La Top 100 è consultabile su www.topmanagers.it
L’analisi pubblicata sul Corriere della Sera:
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