Performance ma non solo: a gennaio si conferma la tendenza dei top manager a farsi portavoce dei valori e del purpose delle aziende che guidano. Un binomio sempre più stretto. La reputazione personale degli executive riflette e influenza quella aziendale, e viceversa.

Nell’ultimo mese, con lo scoppio della crisi energetica, cresce anche in Italia il dibattito strategico sul nucleare. Francesco Starace (80.02), che mantiene il vertice della classifica Top Manager Reputation, l’Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia, ha dettato i tempi necessari per la nuova generazione del nucleare nel nostro Paese e riportato l’esperienza diretta all’estero della sua azienda. Sempre in tema nucleare, l’Ad di Eni Claudio Descalzi, secondo con il punteggio di 75.08, ha raccontato della collaborazione con il Mit di Boston e dell’esperimento condotto con successo relativo al confinamento magnetico su cui si basa il funzionamento dei reattori a fusione. Altri tre i protagonisti del settore energetico a comparire nelle prime posizioni della classifica: Stefano Antonio Donnarumma di Terna (6°, 72.91), Renato Mazzoncini di A2A (9°, 68.81) e Marco Alverà di Snam (13°, 61.57).

Tra le sfide che i top manager italiani dovranno affrontare anche in questo 2022 troviamo ancora la lotta al Covid-19. Lo sa bene Giorgio Armani (74.35), terzo in classifica, che ha dovuto annullare le proprie sfilate milanesi per un incremento dei contagi. “La tutela della salute e della sicurezza di collaboratori e pubblico è ancora una volta prioritaria” ha dichiarato lo stilista. Prudenza, quindi, ma anche sensibilità all’aspetto sociale del fare impresa.

Mantengono le proprie posizioni gli altri manager della moda: Leonardo Del Vecchio di Luxottica (70.67) sale all’ottavo posto, Brunello Cucinelli è decimo (68.58), stabili Remo Ruffini di Moncler (12°, 62.05) e Renzo Rosso (15°, 60.21).

Entra in top15 Alessandro Benetton (60.90). La sua curva reputazionale è in crescita, anche grazie alla discesa in campo nella holding di famiglia. Il fondatore di 21Invest a gennaio è stato designato presidente di Edizione. Una sfida che lui stesso ha definito “la più grande della mia vita”, candidandosi ad essere uno dei protagonisti del 2022.

Il mondo Finance compare anche al quinto posto con Carlo Messina di Intesa Sanpaolo (73.52) e al settimo con Matteo Del Fante (71.84).

Sale di una posizione John Elkann, quarto con 74.32 punti e unico rappresentante del cluster Industria. Stabile Urbano Cairo (11°, 67.93).

La Top 100 è consultabile su www.topmanagers.it