Nell’ultimo mese riemerge l’attenzione dei top manager alla leadership. Questo il dato in evidenza della classifica Top Manager Reputation di maggio.
L’aggiornamento dell’Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle aziende attive in Italia mette in luce la tendenza degli executive italiani a tarare la propria comunicazione su temi legati alla Leadership, complici anche riconferme e pubblicazione dei dati trimestrali: quasi un contenuto su due (47%) nell’ultimo mese è legato a questa dimensione strategica. Stabile la dimensione Esg (28%): un trend ormai consolidato nella loro comunicazione. Non tragga in inganno il 21% riguardante la Performance: i risultati rimangono elemento essenziale nella valutazione di un top manager, da considerare in sinergia con il loro agire sociale. Garantire performance è essenziale ma non più sufficiente. La ricetta è un mix di leadership, attenzione al contesto sociale e risultati, senza dimenticare la storia personale.
Al primo posto troviamo Carlo Messina (81.51), riconfermato alla guida di Intesa Sanpaolo e lodato anche da Lando Maria Sileoni di Fabi proprio per quanto dimostrato alla guida della banca. A maggio la dimensione Leadership si conferma fondamentale anche per Claudio Descalzi (80.56), premiato insieme al Presidente del consiglio Mario Draghi nell’ambito dei Distinguished Leadership Awards dell’Atlantic Council. Chiude il podio, grazie ai risultati del primo trimestre e all’attenzione ai valori Esg, l’Ad di Poste Italiane Matteo Del Fante (78.11).
Francesco Starace di Enel è quarto con 76.78 punti, davanti a Stefano Antonio Donnarumma di Terna (74.65). John Elkann, che ha accolto Mark Zuckerberg a Torino, si conferma guida per il cluster Industria (71.39) grazie ai ricavi record del gruppo Stellantis. Ha commentato i buoni risultati del trimestre anche Renato Mazzoncini di A2A (71.24), mentre Leonardo Del Vecchio (69.18) conferma il proprio ruolo e una tendenza all’innovazione con la partnership Luxottica-Meta.
Dietro di lui Giorgio Armani (67.50) e Brunello Cucinelli (65.82), compaiono nel cluster della moda anche Renzo Rosso (61.54) e Remo Ruffini (61.24). Sale Philippe Donnet (63.34), riconfermato alla guida di Generali.
Balzo in avanti anche per Luigi Ferraris (60.91) di Ferrovie dello Stato Italiane, insignito del premio Guido Carli. Leadership, ancora una volta. Guida il settore Media&Telco Urbano Cairo (60.43).
Classifica completa su www.topmanagers.it.
L’articolo completo su L’Economia del Corriere della Sera:
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