La reputazione digitale è stata inclusa tra le tracce degli esami scritti alla maturità. Ne ho parlato ai microfoni di Giornale Radio.
Quello che mi stupisce, dato lo scollamento che c’è tra le istituzioni e i giovani, è che queste abbiano scelto, tra i temi, un argomento così vicino alla nuova realtà che i giovani vivono, quotidianamente e costantemente connessi.
Il fenomeno nuovo è che a questo si colleghi un’identità estesa. Non sei più semplicemente la persona che gli altri vedono, ma, in base a quello che racconti, sviluppi un essere percepito, a volte alternativo.
La reputazione online, a differenza di quella locale, avviene H24 e ovunque ed è senza appello. La reputazione digitale diventa dunque un fattore primario di posizionamento all’interno delle relazioni sociali e professionali.
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