Ogni azienda è esposta a continui rischi reputazionali: campagne di comunicazione sbagliate, errori nell’assistenza clienti, problemi con i dipendenti, il management o i fornitori. A questo si aggiungono i rischi cyber, che non riguardano solo l’infrastruttura, i sistemi e la sicurezza informatica. Le nuove minacce possono infatti essere di vario tipo: fake news, attacchi tramite intelligenza artificiale e deep fake, cyber vetting, fuga di dati in deep/dark web.
La cyberintelligence serve a questo: mappare le criticità, misurarle e capire come intervenire per tutelare la reputazione.
Ne abbiamo parlato alla web conference “Le best pratice nella cybersecurity nel 2022” organizzata da The Innovation Group.
L’intelligenza artificiale stringe rapporti con l'editoria e le testate, assorbendone il punto di vista e perdendo l’imparzialità.
Reputation Manager è tra le 800 aziende italiane che stanno crescendo maggiormente premiate nella graduatoria “Campioni della Crescita” 2025.
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