Secondo quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Social Top Manager, che monitora la presenza sui social di oltre 150 executive attivi in Italia:
Il report è stato ripreso da diverse testate, tra cui Affaritaliani e Prima Comunicazione.
I temi più discussi dai top manager sui social mettono in luce la crescente importanza del loro ruolo. Negli ultimi sei mesi, il 50% dei contenuti apparsi in Rete, infatti, ruota attorno alla sfera della Leadership, facendo segnare una crescita del +6%. Segnale di come i leader d’azienda siano sempre più integrati nel dibattito pubblico, non solo in quello economico. Soprattutto in momenti di crisi in cui gli altri punti di riferimento vacillano, i top manager fanno sentire la propria voce anche su tematiche di attualità, sociali e politiche. Una dinamica che trova espressione su Twitter, dove i manager possono intervenire nel dibattito pubblico, e su LinkedIn, il social che nell’ultimo semestre ha fatto registrare la percentuale di crescita più alta.
C’è poi un altro grande tema che occupa circa un terzo della torta (28%): sono gli argomenti legati agli ESG, gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Fare impresa, anche in Italia, significa così prestare attenzione sia al benessere interno (vedi ad esempio le tante iniziative dedicate ai dipendenti) che a quello esterno, cercando di avere un impatto positivo anche sulla società che ci circonda. Non a caso sempre più top manager si fanno portavoce di valori e desideri di cura del Pianeta e delle persone, soprattutto su LinkedIn. Rimane importante, anche se ancorata ad eventi specifici come la presentazione delle trimestrali, la sfera delle Performance dei top manager (17%). Minore, invece, il peso generato dalla sfera Life story (5%), il cui racconto è concentrato soprattutto su Instagram. I dati mostrano tuttavia come la comunicazione social dei top manager sia ancora troppo frammentata. A fronte di manager che utilizzano questi canali per comunicare vision, valori e impegno sociale, un quarto degli executive attivi nel nostro Paese ancora è assente da queste piattaforme.
A settembre 2022, rimane invariata la percentuale di manager completamente assenti dai social media: la categoria degli Asocial rappresenta infatti il 26% del totale. Inoltre, tra coloro che sono presenti con un profilo o una pagina personale su almeno una piattaforma, il 20% è inattivo da almeno un anno. Una percentuale diminuita di 6 punti rispetto a un anno fa.
Lo stile comunicativo Brand Ambassador resta quello più comune tra gli oltre 150 profili analizzati nel periodo in esame: il 25% dei top manager attivi sceglie una modalità di comunicazione in linea con i temi e lo stile dell’azienda di cui è a capo.
Nell’ultimo semestre, le principali tematiche oggetto della comunicazione su LinkedIn dei top manager sono state la crisi energetica, amplificata dal conflitto russo- ucraino, e l’importanza della transizione verso la carbon neutrality attraverso l’elettrificazione e scelte sostenibili. I profili più seguiti su LinkedIn sono cresciuti a un tasso medio del 17,6% nell’ultimo semestre. Tra i profili che sono cresciuti di più nell’ultimo semestre: Andrea Orcel di UniCredit (+57%), Pierroberto Folgiero di Fincantieri (+42%) e Cristina Scocchia di Illycaffè (+38%).
Tornano a crescere anche i profili Twitter: il tasso medio di crescita si attesta ora al 5,7%, le migliori performance sono state fatte registrare da Fabrizio Di Amato di Maire Tecnimont (+36%), Luca Dal Fabbro di Iren (+21%) e Lapo Elkann di Italia Independent (+20%). la crescita di follower su Instagram risulta più contenuta, con un tasso di rialzo medio pari al 4%.
L’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager ha analizzato la presenza degli executive su Wikipedia. Degli oltre 150 profili inclusi nell’analisi dell’osservatorio, solo un manager su due è presente sull’enciclopedia libera con una pagina personale. Un valore in lieve calo (-2 punti percentuali) rispetto all’ultima rilevazione di aprile 2022.
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