Oltre tre manager su quattro sono presenti sulle piattaforme social. È quanto emerge dall’aggiornamento di gennaio 2024 dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager®, che monitora la presenza e l’attività social di oltre 180 executive attivi in Italia.
Tra la fine del 2023 e l’inizio del nuovo anno i top manager celebrano i successi aziendali e i risultati raggiunti raccontando ai follower la propria vision strategica, gli obiettivi per il 2024. In questa fase, lo stile comunicativo tipicamente istituzionale e fattuale che caratterizza solitamente l’attività social di diversi leader aziendali lascia spazio a messaggi ispirazionali più coinvolgenti e a insegnamenti imprenditoriali: cresce infatti la percentuale di ‘market ambassador’, quei manager che si esprimono non solo sulla propria azienda, ma portano una visione più ampia che abbraccia il settore di riferimento e in alcuni casi anche l’economia del Paese. Un esercizio temporaneo che potrebbe però plasmare in modo permanente, e per il meglio, la comunicazione social di alcuni executive.
La distribuzione social
Dall’analisi condotta su oltre 180 executive emerge che il 76% è presente almeno su una piattaforma social tra quelle analizzate (LinkedIn, X-Twitter e Instagram), in crescita di 3 punti percentuali rispetto all’ultima rilevazione quadrimestrale di settembre 2023. Considerando i profili presenti su tutti i social network, si contano più di 220 account (+20% in quattro mesi) attribuibili ai top manager in esame. In particolare, su LinkedIn è presente il maggior numero di profili (53,1%, in crescita); seguono X-Twitter (26,3%) e Instagram (20,6%). La metà degli executive ha più di un account social.
LinkedIn risulta quindi essere ancora il canale preferito dagli executive attivi sui social. Il 79,7% lo utilizza infatti come piattaforma principale, una percentuale di molto superiore a Instagram (16,9%) e X-Twitter (3,4%). I dati che emergono dall’analisi evidenziano dunque il ruolo del social professionale quale canale preponderante nella comunicazione dei top manager.
Diminuiscono i top manager “asocial”, ma anche i contenuti originali
L’osservatorio Social Top Manager monitora il comportamento degli executive sulle principali piattaforme social (LinkedIn, Twitter e Instagram) e ha sviluppato un modello a piramide a 10 livelli per spiegare la comunicazione social dei top manager.
L’analisi condotta su un paniere di oltre 180 executive a metà gennaio 2024 mostra che il 24% dei top manager attivi in Italia è assente dalle piattaforme social con un profilo personale (Asocial). Il dato è in diminuzione rispetto a un anno fa (-2 punti). Quasi un vertice aziendale su quattro continua, dunque, a preferire una comunicazione più istituzionale e mediata.
Tra gli executive presenti su almeno una piattaforma – il 76% degli oltre 180 manager inclusi nell’osservatorio di Reputation Manager® – la percentuale degli inattivi nell’ultimo quadrimestre (Inactive) raggiunge il 14%, in crescita di un punto percentuale rispetto a gennaio 2023. Il 27% (+8 punti percentuali) opta invece per la semplice interazione con i contenuti pubblicati da altri utenti: il 15% interagisce attraverso like e commenti (i Reactive crescono di 4 punti) e il 12% è Sharer (+4), ossia è attivo su almeno una piattaforma anche attraverso la condivisione di contenuti altrui. Sul gradino successivo della piramide della comunicazione social, ci sono i top manager che aggiungono all’attività di mera reazione e condivisione anche la pubblicazione di contenuti originali (Editor). A questa categoria appartiene il 9% degli executive (-1 punto rispetto a inizio 2023).
Salendo verso l’apice della piramide, si trovano quei top manager i cui contenuti riescono a generare reazioni consistenti e a suscitare l’interesse dei rispettivi follower. In particolare, lo stile Interactive è quello adottato dal 19% dei manager presenti sui social. Si tratta della categoria più rappresentata nell’osservatorio Social Top Manager, ma anche di quella che ha subìto la contrazione più rilevante nell’ultimo anno: -6 punti percentuali. I Brand ambassador sono in grado di generare interazioni consistenti comunicando soprattutto la visione e i successi del proprio brand. Questa categoria è rappresentata nella piramide dal 15% dei manager, in contrazione di 4 punti in un anno. Crescono di altrettanti punti, invece, i Market ambassador (14%), il cui ruolo supera i confini della singola azienda e incide sul settore di appartenenza. I Country ambassador rappresentano poi l’1% degli executive, in contrazione. Infine, il ‘titolo’ di World leader (1%) viene attribuito a quei manager che rappresentano un punto di riferimento per la società nel suo complesso e a livello globale.
Il report completo sul sito di Reputation Manager.