top manager reputation dicembre 2024

La fine del 2024 è segnata dai terremoti che scuotono banche e auto. Uomo centrale in finanza è sempre Andrea Orcel (85.65), saldamente in testa alla Top Manager Reputation, che insiste nel braccio di ferro su Bpm nonostante la strenua resistenza opposta dall’AD Giuseppe Castagna (28°, +12 posizioni). Conquista il secondo posto, salendo di due, Pier Silvio Berlusconi (81.40) con l’utile di MFE che cresce del 38.7% nei primi 9 mesi del 2024 e un orizzonte di sviluppo internazionale. Terzo posto per Carlo Messina (80,93), AD di Intesa Sanpaolo che si conferma leader europeo con 3 miliardi di dividendi distribuiti e record di crescita per gli azionisti.

Si ferma al quarto l’AD di Eni Claudio Descalzi (80,78) e sale di uno, al quinto, Giorgio Armani (78.88), re indiscusso dei look alla Prima de La Scala. Sesto posto per l’AD di A2A Renato Mazzoncini (77.18). Al settimo arriva in volata Luca de Meo (77.11) che sale di cinque. Il mercato ha acceso un faro sull’AD di Renault e le sue mosse dopo gli eventi che hanno scosso Stellantis. Brunello Cucinelli (77.10) è stabile in ottava, cede due posizioni in nona Urbano Cairo (77.07), Alessandro Benetton (75.10) mantiene la decima.

Scende di due in undicesima Matteo del Fante (74.94), mentre a seguire sono in crescita Luigi Ferraris (72.40) e Stefano Venier di Snam (70.15), che sale di due. Resta quattordicesima Cristina Scocchia (69.42), seguita da Renzo Rosso (69.24) che sale di uno. Al sedicesimo salto di sei posizioni per Stefano Donnarumma (68.50), che ha presentato un piano da 100 miliardi. Stabili Pietro Labriola (65.21) e Luca Dal Fabbro (65.14). Marina Berlusconi (64.89), dopo la crescita dei mesi scorsi, si ferma ora al diciannovesimo posto, un trend ricorrente per la manager che alterna momenti di grande visibilità a silenzi. Chiude la Top 20 Pierroberto Folgiero (64.47).

In crescita: Flavio Cattaneo (29°,+12), Pietro Salini (31°,+8), Maximo Ibarra (35°,+10), Aldo Isi (40°,+9), Gianpiero Strisciuglio (48°,+5), Stefano Domenicali (50°,+5), Giovanni Ferrero (52°,+12), Paolo Arrigoni (56°,+5), Luigi Cantamessa (57°,+6).

Articolo pubblicato oggi su L’Economia del Corriere della Sera.